Linfinito 
                    Sempre caro mi fu questermo colle,
                    e questa siepe, che tanta parte 
                    dellultimo orizzonte il guardo esclude.
                    Ma sedendo e mirando, interminati 
                    Spazi di là da quella, e sovrumani 
                    
                    silenzi, e profondissima quiete
                    io nel pensier mi fingo; ove per poco
                     il cor non si spaura. E come il vento
                     odo stormir tra queste piante, io quello
                     infinito silenzio a questa voce
                     vo comparando: e mi sovvien leterno,
                    e le morte stagioni, e la presente
                    e viva, e il suon di lei. Così tra 
                      questa
                     immensità sannega il pensier 
                      mio:
                    e il naufragar mè dolce in 
                      questo mare
                     
                     
                     
                    Giacomo Leopardi (1818-1835)